Vent’anni e ventenni…

Il tempo non è oggettivo, è complice: si invaghisce e vola quando è innamorato

Ancora non ho capito bene come sia successo, come sia stato possibile, cosa io possa aver fatto per meritarlo e quali congiunzioni astrali abbiano protetto quel che è accaduto: orgogliosamente vi dico che ho la moglie ventenne!

Aver in sposa una ventenne è sicuro prestigio tra le conoscenze ed amicizie quotidiane; noto sguardi lusinghieri che sottolineano e apprezzano il fascino di colei che mi è al fianco. Una bellezza fresca con una personalità forte, determinata e frizzante.

Quando distende i pensieri (e le opinioni) in elaborati ragionamenti da azzecca garbugli mette quasi in soggezione e stuzzica il dialogo che non può essere superficiale o arrendevole. Quindi: che il marito sia all’altezza!

Volete che stia ad arricchire la narrazione con la tonica bellezza tipica dell’età? Meriterebbe tante parole ma, invece di offrirne un quadro, preferisco esaltare un dettaglio: gli occhi. Gli occhi sono di una bellezza rara, fantastici e con sfumature multicolore nell’iride. Li conosco benissimo: sono della mia ventenne!!

Penserete che io esalti la moglie trofeo… non è proprio così: anche lei ha un marito ventenne!

Accanto all’ironia, alla leggerezza, c’è la soddisfazione di poter parlare oggi del nostro anniversario di matrimonio: son passati vent’anni!

Vi svelo un segreto: nessuno dei due li ha più da tempo vent’anni… ma insieme siamo, oggi, ventenni!

Ti amo G. (scrivere…ti amo Sbronzola sembrava troppo scemo persino a me…:))

Ti amo G. come quando ti regalai la musicassetta con le più dolci e romantiche canzoni di Vasco,

come quando ti scrissi lunghe lettere nei momenti più belli o più brutti,

come quando prendemmo assieme le decisioni veramente importanti,

come quella volta che c’eri a sostenermi,

come quell’altra in cui ero lì per consolarti…

Ti amo per come assieme abbiamo superato ogni ostacolo e realizzato anche le nostre più rosee aspettative…

Una piccola prosa per te, non te l’aspettavi eh! Invece… eccola qua, come m’è venuta e chi lo sa…