DeadPool 2 (non è venuto da solo!)

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DeadPool

Il film apre a temi sociali, culturali e offre altruismo generazionale come poche volte si è visto nella cinematografia a stelle e strisce. L’unione che fa la forza e incanala ogni peculiarità del personaggio alla missione. Wade Wilson è in forma smagliante: qualche piccola nuova imperfezione sul corpo ma è lui.

Scurrile, scorretto, inopportuno e molesto: il modo peggiore per riuscire ad essere migliore.

Tantissime gag e battute nel film, la scemeggiatura è apprezzabilissima e per larghi tratti persino originale (pur ricadendo in una trama molto alla portata degli psyco DeadPool spettatori!).

Colonna sonora di impatto, molto attenta a sottolineare scene di particolare coreografia: taglia e affetta, sguaina e mozza con la consueta ironia… il solito Dp romantico!

Wade è un cretino e in questo film batte se stesso. Costante il cinico sarcasmo verso altre pellicole supereroistiche (sia Marvel che DC) con un passo quasi fanciullesco a dipingere pennellate di triviale buon umore. Uno sguardo che pare una spalmata di burro sull’Accademy: non sarà un oscar come miglior attore o miglior film, certo è il mio X qualcosa di riferimento culturale!

Massimo sforzo!

Buoni cimichanga a tutti!!!

Ps: comprato – all’uscita – bicchiere dedicato. Aggiungerò prova fotografica!

Mi si nota di più se…

…ok, sono stato assente! Quasi assenteista!

Nel senso che ho avuto altro da fare. Ottimo inizio d’anno per quel che mi riguarda: tra una fuga a Valencia e una tre giorni in moto nel sud della Sardegna è un attimo che si sta compiendo un anno senza le sigarette!

Eggià: in questo spazio tengo le cose migliori, quelle di cui vado fiero e contento e nulla raggiunge la soddisfazione d’esser senza sigarette!

Procediamo con ordine: la sempiterna efficienza della mogliera ha scovato l’occasione imperdibile di un weekend lungo a Valencia! A me resta solo che approfittarne! Eccoci a trascorrere San Valentino tra l’acquario e la città della scienza!

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Bellissima città, altrettanto facile nell’orientamento! Da fare e da vedere… spiagge comprese!

Un collega scorge l’opportunità di partecipare all’iniziativa della Moto Guzzi ad Is Molas: tre giorni in Guzzi sulle più belle coste a sud della Sardegna. Subito accolta! Ho guidato e piegato ogni modello dell’aquila di Mandello per le sinuose strade dell’isola.

Da Cagliari a San Antioco, da Is Molas a porto Baggerru e via passando tra i vari e diversi nomi della topografia sarda! Onore e merito alla Moto Guzzi per l’iniziativa e lode alla Sardegna per la magnificente ospitalità e accoglienza… (e che mangiate!)

 

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Un ottimo inizio d’anno… ora vediamo di fare meglio…io mi ci impegno eh…

Ancora più di due minuti a mezzanotte!?

L’inizio anno offre spunti di quel che si potrebbe “indossare”: si va dal “I think that would qualify as not smart, but genius…” (non la traduco, è troppo bella!), al “le due più grandi risorse della mia intera vita sono la stabilità mentale e l’essere veramente intelligente”. Ah, dimenticavo: “il mio pulsante è più grosso e funziona!”.

Continua a leggere “Ancora più di due minuti a mezzanotte!?”

Eccone un altro da… stappare!

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Di un anno più saggio (antifrasi) e un anno in più di esperienza come trentenne. Sono diventato maggiorenne nei trentanni e ora va bene: posso fare tutto! Continua a leggere “Eccone un altro da… stappare!”

Natale quando arriva…arriva.

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Filosofia e cotica, blockchain e bitcoin, pensionati e impensionabili, risorse di riserva e riserva di tragedie annunciate, chili di troppo e… passamene un altro po’.

Il congiuntivo è morto e pure io vedo poco bene…cos’é: un rosee? Buono! Ah, l’ho già assaggiato prima?!

Qual è il filo conduttore di tutto e molto altro appena scritto: il cena/pranzo/pranzo della tournée di tre giorni. Vigilia, Natale, Santo Stefano (protomartire aggiungerebbe la genietta di casa, la nana…)

Finora è stato bello chiacchierare, scherzare, irridere, accapigliarsi, vaneggiare ricordi o, più spesso, revisioni storiche dell’accaduto. Ogni anno io e il fratello provochiamo i soliti discorsi, le solite frasi: avete presente quando basta offrire il “la” e poi via! Quasi con le stesse parole vengono narrati episodi che tutti conoscono non per esserne stati testimoni ma per quante volte è stato raccontato!

“Oh ma quanto è bello questo centrotavola! Ma quanto è curato! Scelto filo d’erba per filo d’erba? Assemblato con gusto sopraffino!”, per fare il verso ad amicizie affettate e snob della suocera…:D

Dettaglio esclusivo di questo Natale: moglie con abito decorato da babbi Natale. Kitchissimo ma, come dicono amici, solo lei se lo può permettere! Ed è vero!

Ah, dimenticavo: ospite pure il pinguino!

Tra poco terzo tempo: il protomartire ci aspetta…ma solo avanzi eh…seee. Hola e bei giorni a tutti!

Buon Natale…grazie anche a Emma!

Io sto con Emma…e oggi, dopo una prolungata assenza, voglio conservare in questo bloggherello sciocco e leggero le belle parole scritte da Gramellini riguardo la legge approvata ieri e i processi in fieri. Sin dal bellissimo titolo: “Il fattore Umano”

 

IL FATTORE UMANO di Massimo Gramellini

Tiziana Siciliano è pubblico ministero nel processo in cui si contesta al radicale Cappato di avere aiutato ad andarsene Dj Fabo, cieco e tetraplegico. Nessuno può dire se, in cuor suo, la pensi come Cappato o piuttosto come Giovanardi, che ancora ieri, poco prima che il Senato approvasse la legge sul testamento biologico, si affannava a spiegare che Eluana Englaro era morta godendo di discreta salute. Ci basti sapere che, nel processo in corso a Milano, Tiziana Siciliano rappresenta le ragioni dell’accusa. Eppure il ruolo di controparte non le ha impedito di soccorrere con un fazzoletto la mamma di Dj Fabo durante la sua testimonianza straziante. Né di scoppiare lei stessa a piangere, mentre scorrevano le immagini dell’agonia di Fabo e le ragioni della sua scelta: «Mettiti una benda davanti agli occhi, fatti legare mani e piedi al letto, e potrai capire che cosa sto provando».

Le battaglie ideologiche hanno il difetto di attardarsi nel cielo delle astrazioni. Ma appena si incarnano in una storia, tutto cambia: si smette di pensare e si comincia a sentire. Se il pensiero divide, la sensazione unisce. E suggerisce ciò che in fondo tutti pensano, forse persino Giovanardi: togliersi la vita per capriccio è un arbitrio inaccettabile; farlo per porre fine a una condizione di dolore senza sbocchi è una forma di dignità. Le lacrime della pm milanese, rappresentante di uno Stato da cui per una volta mi sento pienamente rappresentato, non sono un cedimento alla politica, ma all’umanità.

Diagnosi e pareri…

Ma quanto è bella l’ironia di queste parole. Il medico, povero professionista, non può competere contro giganti del web. Forse i giganti non sono laureati ma vuoi non trovarci pareri illuminati e illuminanti!?

Vale per tante professioni eh…medici, avvocati, ingegneri, architetti….tanto c’è big G!

Adoro il vaffanculo scritto bene!!!

Ad majora!

medici e avvocati attenti!

Elio e Le Storie Tese – Gli Elii !!!

Elii

Serve dire quanto siano sempre stati avanti? Quanto siano stati i migliori esponenti del pop abitudinario, del cinema rocco (questa chi la capisce c’ha cul-tura!), della new age dei cachi…gli Elii si sciolgono…

Nooooo! Voglio una tournée sullo stile pooh con un anno di acclimatamento!

Prima vota al concerto degli Elii?  1990!!!

Miglior epitaffio: è venuto meno…

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…l’ho copiato dalle migliaia di commenti che stanno riempiendo la rete per colui che, probabilmente, potrà dire che il paradiso non è poi così migliore. Negli ultimi istanti prima di esalar il mortal sospiro gli sarà passata tutta la figa davanti?

Se ciascuno vale per quel che lascia… Hugh grazie, ci hai lasciato tanto. Mi hai lasciato tanto.

Spero ti venga perdonata la morìa di miliardi di potenziali esseri umani… dispersi e aspersi sfogliando patinate conigliette. Conigliette che, oggi, sono a mezz’asta.

Grazie Hef, uomo in perenne vestaglia…

Amore, passione e… nuovo amore!

Ti scoprii alle idi di maggio, undici anni fa: con un gelato in mano entrammo nello showroom e ti vidi. Mi guardasti immobile e silenziosa, mescolata ad altre. Altera e fredda nello sguardo in un caldo pomeriggio primaverile. Mi avvicinai, strinsi le tue manopole tese e, in un azzardo, montai sulla la tua schiena. Poggiato a cavallo tuo, guardai la moglie dicendole: “mi sono innamorato”.

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Appunti che terminano…col botto!

Purtroppo le spiagge sono prese d’assalto: torme di turisti si accalcano per stendere i loro asciugamani da spiaggia e lo spazio è risicato. Direi che la foto è sufficientemente esplicativa!IMG_20170804_100128.jpg

Ma, per chiudere questo viaggio, occorreva il botto. Continua a leggere “Appunti che terminano…col botto!”

Appunti di un disordinato, senza giudizio ma eclettico!

Chiang Mai delude mai! Le mie aspettative erano altissime e sarebbe stato facile restarne deluso. Bello girarla con una bicicletta (questa volta unisex!), bello trovarne ogni mercatino ricordato: diurno e notturno. Entusiasmante riscoprire ogni ricordo a partire dallo stesso albergo di tanti anni fa (ok, kitsch come allora…). Effettuare l’escursione a Chiang Rae e stupirci della “bellezza spirituale” (le foto… fate scorrere il blog e le trovate).

Organizzare il successivo “passo” del viaggio, invece, un’impresa!

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Appunti di un disordinato senza giudizio!

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Ayutthaya è da vedere: come farlo, la scelta è libera. Ci sono escursioni guidate, tuk tuk per muoversi da un sito archeologico all’altro (sparsi in vari punti della cittadina) e altre alternative. Noi, con lo stile e la classe italica che ci contraddistingue: bici da donna e via! Ma in Thai esiste una bicicletta da uomo? Io credo di no! Continua a leggere “Appunti di un disordinato senza giudizio!”

Appunti di un disordinato in viaggio

Raccontare tutto?! Proviamo a tratteggiare alcune cosette sul viaggio in Thailandia. Senza fretta, con l’ambizione di “fermare” alcuni momenti e luoghi nella memoria. Sì, è forse più per me che scrivo, per noi.

Da innamorato non sarò affatto oggettivo: mi piace, mi conquista, mi seduce, mi accoglie. Già l’aeroporto di Bangkok (che per raggiungerlo occorre quell’attimo!!! son più di 10000 km…) mi fa aprire in un sorriso: tutte superfici vetrate e lunghissimi bracci che giungono ai vari nuclei di controllo. Continua a leggere “Appunti di un disordinato in viaggio”

Aspettative e… filosofia molto spicciola…

In ogni escursione, sia turistica che altro, quando le aspettative sono alte è possibile restare delusi. 

Si può trovare il solo bianco 

Oppure il suo contrario: tutto nero…

Ma, quando si incontra anche il blu…

…con all’interno il rosso!

Ecco che, ogni aspettativa, per quanto alta è soddisfatta. Incredibile Chiang Rai, con i templi, i colori e il suo particolare kitsch. Bellissima escursione anche filosoficamente parlando…

Ps: sì, ok, va bene tutto, ma questo cos’è e a cosa serve!? Perplime…(è nella Black House se può aiutare…)

Chiang Mai

Molto a nord della Thailandia è, forse, la città più spirituale. Il centro è circondato da un canale che ne crea il perimetro quadrato. Girarla in bicicletta è piacevole. Più coreografiche sono le foto…

Per ultimo, un’idea della moglie per personalizzare le fotografie… il chiacchierone si dà alle campane…

Kopunkaa…

Altro giro…altro spettacolo!

Ayutthaya è disseminata di Wat che mostrano la potenza della capitale del sud est asiatico. Sede della monarchia, governò per secoli l’intera area geografica. 

Ora la direzione è verso Chiang Mai perché è piacevole e facile viaggiare attraverso la Thailandia. Un peccato fermarsi…

Kob khun-krub…

Ciao Bangkok!

Salutiamo, per il momento, Bangkok. Lasciamo alle spalle kaosan Road, il traffico, le luci e i colori della Città degli Angeli. Direzione Ayuttaya, antica capitale della Thailandia ed ora importante sito storico. Ma, siccome questo è un bloggherello zozzo, notate le tipiche bancarelle a bordo strada. Sul marciapiede. Mancano alcuni orpelli ma, in caso di necessità e di inglese difettoso, si può mimare l’articolo di cui si necessita. Potrebbero uscirne scenette divertenti…😂

Come sempre kopunkaaa

Quasi tutto… visto che siamo qua!?

Quasi tutto quello che potevamo fare in un giorno l’abbiamo fatto rincorrendo le parole, della moglie, “visto che siamo qua!?”

Spiego: “visto che siamo qua…prendiamo l’autobus che arriviamo…”, “visto che siamo qua…prendiamo il ferry boat”, “visto che siamo qua…arriviamo all’isola fluviale…”, “visto che siamo qua..noleggiamo le biciclette…”

Esausto, ad un certo punto è toccato a me: “Ma che cazzo me ne frega, per tornare…autostop!” Così è stato oggi girando in giro dalle 8,30 della mattina sino alle 21.00 per la doccia in albergo. Senza soluzione di continuità e saltellando su quasi tutti i mezzi bangkokkesi. 

Ah, ovviamente ci hanno già tirato una fregatura in un trasferimento via fiume con barchetta improbabile che avrei potuto comprare con quel che è costato il trasporto e cena salatissima in una steak house in stile argentino. Scemo io a pensare di trovare l’oriundo e non lo spennapolli turisti! ☺

Come sempre…kopunkaaa

Krung Teph

Città degli angeli, la grande città, la città della gioia eterna, la città impenetrabile del dio Indra, la magnifica capitale del mondo dotata di gemme preziose, la città felice, che abbonda nel colossale Palazzo Reale, il quale è simile alla casa divina dove regnano gli dei reincarnati, una città benedetta da Indra e costruita per Vishnukam”. Questo è il nome cerimoniale di Bangkok tradotto dalla traslitterazione dal Thai.
Un nome da niente, un’ambizione da poco, ma questa è Bangkok!

L’acquazzone caldo benvenuto della Città degli Angeli. D’altro canto è il periodo delle piogge.

Immagine, la mia, che ben riassume il cacofonico pulsare di Krung Teph al calar del sole…di giorno è uguale…

Kopunkaaa (ma che gioia risentirlo lungo e strascicato nella smiling country. Kopunkaaa a tutti!

Su, dai, dentro lo zaino!

Oggi, dopo pranzo, la voglia di tornare al lavoro non tornava. Che potevo fare!? L’ho cercata bene, ho guardato dappertutto, ma la voglia di tornare al lavoro non c’era.

Vado a cercarla in moto, mi sono detto! La borsa da serbatoio è piccola e impone scelte ben fatte. Poche scelte per poco spazio. Ogni motociclista degno di tale nome vi potrà confermare che occorre avere – minimo – gli accessori anti pioggia. Soprattutto se si va in montagna (la mia voglia di lavorare pareva fosse finita a 2.000 metri!).

Ma, come dicevo, ho fatto una scelta: nella piccola borsa da serbatoio ho messo un salviettone e costume perché, scendendo dai monti, era troppo forte il sogno di togliermi giubbino e pantaloni e buttarmi nelle acque rinfrescanti del lago di Garda.

Risultato: nessun acquazzone in quota, togliersi tutto e fare il bagno dopo aver percorso in moto un passo alpino… non ha prezzo!

Quindi, forse, è importante anche quello che portiamo con noi. Può fare la differenza! Invece di temere la pioggia, oggi ho sognato il lago e… vietato calpestare i sogni!

Sì, vabbé, ma il titolo che c’entra? Che c’entra lo zaino?

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Mesiversari e cose liete…

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Due mesi sono trascorsi da quel 11 maggio in cui – alle ore 9,30 – spensi l’ultima sigaretta! Da 25 sigarette al giorno a 0, in un colpo! Un trattamento antifumo sul quale ero pure scettico. Merito della mogliera ventenne che prese appuntamento e, conoscendo il qui presente scrivente, mi ci accompagnò. Per sostenere, mica per controllare! Che pensate, maliziosi?!

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Cela cena, C’è la cena!

Non è un gioco di parole è un gioco di piazza: dai social, solo da quelli, il giorno prima – ieri – si è saputo dove si sarebbe manifestata la cena social. Regole chiare: tutti vestiti di abiti eleganti bianchi, ciascuno porta il necessario per il proprio nucleo di amici o familiare. Tutto, compreso tavolo, sedie e tovaglie – bianche ovviamente!

Le stoviglie e i bicchieri rigorosamente non di plastica o carta… allestimenti eleganti…

Che bella Brescia questa sera! Che belli tutti i partecipanti con un numero elevatissimo di donzelle ai tavoli… in total white…

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e poi…spettacolo!

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Togliti le mutande, togliti le mutande…

Oggi è stato detto e scritto di tutto sui personaggi creati e interpretati dal compianto Paolo Villaggio ma, per tipologia di blog zozzo qual è questo, mi piace celebrarlo così: offrire il rispettoso Lei alla protagonista del balletto secsi, prepararsi e profumarsi in zone erogene, inginocchiarsi, quasi graffiare il vetro del televisore per agevolare lo spogliarello…. e, in preda all’eccitazione, recitare la prece: “togliti le mutande! Togliti le mutande!”

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Sparring Partner 3 luglio 2017

Quando leggo alcuni articoli di stampa percepisco che la vita possa essere una serie di scazzottate con gli eventi, con l’età, con gli acciacchi, con le sfighe, con gli affetti, con le lamentele. Una lotta continua in cui si passa di scazzottata in scazzottata. Senza soluzione di continuità. Alcuni ne vengono coinvolti loro malgrado, altri la provocano tramite atteggiamenti reali o social.

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40 anni…

40 anni di Jenny, 40 anni di Silvia, 40 anni di Vasco!

Non sarò, non saremo a Modena ma, vi assicuro, che sono emozionato al vedere solo le prime immagini del palco, le prime immagini del sound check aperto ai 15.000 del fan club (che per altri artisti avere 15.000 persone al concerto è un sogno). Sono emozionato e ansioso di vederlo nella diretta televisiva.

Impianto audio al massimo e scuse ai vicini rimandate a domenica…

Sarà pure il concerto dei record e dei numeri imponenti ma, come ogni concerto del Komandante, il suo pubblico sarà lo spettacolo più bello.

Domani sera si suona il Modena Park!!!